I PADRONI DELLE NOTIZIE Come la pubblicità occulta uccide l informazione
G. Altamore. Bruno Mondadori, (2008)Il controllo dei media Conclusioni.
Аннотация
Può suonare come un’affermazione apocalittica, ma il vero scopo dei mezzi di comunicazione sembra essere sempre meno quello di informare il cittadino e sempre di più quello di formare il perfetto consumatore. I confini tra pubblicità e informazione si fanno ogni giorno più opachi: un inquinamento silenzioso e sotterraneo invade i media, minando il tradizionale rapporto fra il giornalista, la testata e il lettore.
Lo strapotere economico della pubblicità è ormai la vera minaccia alla libertà di stampa: società concessionarie e uffici marketing dettano con sempre maggiore frequenza l’agenda dei contenuti da pubblicare. Le forme di ingerenza sono moltissime: si può convincere un giornalista a parlare bene di un prodotto organizzandone la presentazione in una località esotica, con un viaggio deluxe tutto spesato; si può ricevere dal marketing il “suggerimento” di occuparsi di un certo tema o un certo marchio, in contemporanea all’uscita della pubblicità tabellare; si possono scrivere veri e propri “redazionali”.
Il limite etico sembra ormai oltrepassato. Ma è ancora possibile aprire una breccia nella fortezza del potere mediatico, fornendo ai lettori gli strumenti per smascherare il gioco.
INDICE
1. Tutto il potere alle concessionarie di pubblicità
Tutto il potere alla Tv
Anche Mussolini aveva bisogno della pubblicità
La più antica concessionaria d’Italia
Dietro il “Corriere della Sera”
Come funziona il mercato della pubblicità
Un mercato che fa gola
2. Le agenzie di pubbliche relazioni: i persuasori occulti in redazione
La marchetta? Un favore del giornalista
Una storia che nasce in America
3. I lettori ingannati: interviene l’Ordine dei giornalisti
Ai miei tempi non era proprio così…
Un avvertimento al direttore di “Panorama”
Anche “Oggi” sul banco degli accusati
“Starbene” senza confondere le idee
Sotto torchio il caporedattore di “Corriere Economia”
La difesa di Edoardo Segantini: sì, ma…
4. L’Ufficio truffe
La casta dei giornalisti appassionati di motori
Quei difetti occultati dalla grande stampa
Giornalisti scientifici a Santo Domingo
I farmaci sul giornale: istruzioni per l’uso
Il virus dei polli contagia i giornali
Annientare chi non sta al gioco
I risparmiatori traditi
Perché il “Corriere della Sera” non fa i nomi?
I dossier del “Mondo”: informazione o pubblicità?
Come si costruisce un caso letterario con un invito in Cina
Un premio di giornalismo se scrivi per noi
5. Come smascherare la pubblicità occulta: l’Antitrust, un’arma spuntata
Giliberti: «Pubblicità e giornalismo sono la stessa cosa»
“Quattroruote”, la Bibbia degli automobilisti
Un caso che ha fatto “Epoca”
Acque agitate all’Espresso
Anche “la Repubblica” finisce nella rete dell’Antitrust
Istruzioni per l’uso: come difendersi dalla pubblicità occulta
Che cosa si intende per pubblicità ingannevole?
Che cosa succede dopo una delibera dell’Antitrust?
L’autodisciplina: controllori e controllati
6. Anche all’estero il muro è crollato
Il redattore, un esperto di marketing
Il conflitto d’interesse in Francia: acqua in bocca
La presse in mano agli industriali
7. Il controllo dei media
Conclusioni
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Lo strapotere economico della pubblicità è ormai la vera minaccia alla libertà di stampa: società concessionarie e uffici marketing dettano con sempre maggiore frequenza l’agenda dei contenuti da pubblicare. Le forme di ingerenza sono moltissime: si può convincere un giornalista a parlare bene di un prodotto organizzandone la presentazione in una località esotica, con un viaggio deluxe tutto spesato; si può ricevere dal marketing il “suggerimento” di occuparsi di un certo tema o un certo marchio, in contemporanea all’uscita della pubblicità tabellare; si possono scrivere veri e propri “redazionali”.
Il limite etico sembra ormai oltrepassato. Ma è ancora possibile aprire una breccia nella fortezza del potere mediatico, fornendo ai lettori gli strumenti per smascherare il gioco.
INDICE
1. Tutto il potere alle concessionarie di pubblicità
Tutto il potere alla Tv
Anche Mussolini aveva bisogno della pubblicità
La più antica concessionaria d’Italia
Dietro il “Corriere della Sera”
Come funziona il mercato della pubblicità
Un mercato che fa gola
2. Le agenzie di pubbliche relazioni: i persuasori occulti in redazione
La marchetta? Un favore del giornalista
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3. I lettori ingannati: interviene l’Ordine dei giornalisti
Ai miei tempi non era proprio così…
Un avvertimento al direttore di “Panorama”
Anche “Oggi” sul banco degli accusati
“Starbene” senza confondere le idee
Sotto torchio il caporedattore di “Corriere Economia”
La difesa di Edoardo Segantini: sì, ma…
4. L’Ufficio truffe
La casta dei giornalisti appassionati di motori
Quei difetti occultati dalla grande stampa
Giornalisti scientifici a Santo Domingo
I farmaci sul giornale: istruzioni per l’uso
Il virus dei polli contagia i giornali
Annientare chi non sta al gioco
I risparmiatori traditi
Perché il “Corriere della Sera” non fa i nomi?
I dossier del “Mondo”: informazione o pubblicità?
Come si costruisce un caso letterario con un invito in Cina
Un premio di giornalismo se scrivi per noi
5. Come smascherare la pubblicità occulta: l’Antitrust, un’arma spuntata
Giliberti: «Pubblicità e giornalismo sono la stessa cosa»
“Quattroruote”, la Bibbia degli automobilisti
Un caso che ha fatto “Epoca”
Acque agitate all’Espresso
Anche “la Repubblica” finisce nella rete dell’Antitrust
Istruzioni per l’uso: come difendersi dalla pubblicità occulta
Che cosa si intende per pubblicità ingannevole?
Che cosa succede dopo una delibera dell’Antitrust?
L’autodisciplina: controllori e controllati
6. Anche all’estero il muro è crollato
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Lo strapotere economico della pubblicità è ormai la vera minaccia alla libertà di stampa: società concessionarie e uffici marketing dettano con sempre maggiore frequenza l’agenda dei contenuti da pubblicare. Le forme di ingerenza sono moltissime: si può convincere un giornalista a parlare bene di un prodotto organizzandone la presentazione in una località esotica, con un viaggio deluxe tutto spesato; si può ricevere dal marketing il “suggerimento” di occuparsi di un certo tema o un certo marchio, in contemporanea all’uscita della pubblicità tabellare; si possono scrivere veri e propri “redazionali”.
Il limite etico sembra ormai oltrepassato. Ma è ancora possibile aprire una breccia nella fortezza del potere mediatico, fornendo ai lettori gli strumenti per smascherare il gioco.
INDICE
1. Tutto il potere alle concessionarie di pubblicità
Tutto il potere alla Tv
Anche Mussolini aveva bisogno della pubblicità
La più antica concessionaria d’Italia
Dietro il “Corriere della Sera”
Come funziona il mercato della pubblicità
Un mercato che fa gola
2. Le agenzie di pubbliche relazioni: i persuasori occulti in redazione
La marchetta? Un favore del giornalista
Una storia che nasce in America
3. I lettori ingannati: interviene l’Ordine dei giornalisti
Ai miei tempi non era proprio così…
Un avvertimento al direttore di “Panorama”
Anche “Oggi” sul banco degli accusati
“Starbene” senza confondere le idee
Sotto torchio il caporedattore di “Corriere Economia”
La difesa di Edoardo Segantini: sì, ma…
4. L’Ufficio truffe
La casta dei giornalisti appassionati di motori
Quei difetti occultati dalla grande stampa
Giornalisti scientifici a Santo Domingo
I farmaci sul giornale: istruzioni per l’uso
Il virus dei polli contagia i giornali
Annientare chi non sta al gioco
I risparmiatori traditi
Perché il “Corriere della Sera” non fa i nomi?
I dossier del “Mondo”: informazione o pubblicità?
Come si costruisce un caso letterario con un invito in Cina
Un premio di giornalismo se scrivi per noi
5. Come smascherare la pubblicità occulta: l’Antitrust, un’arma spuntata
Giliberti: «Pubblicità e giornalismo sono la stessa cosa»
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Un caso che ha fatto “Epoca”
Acque agitate all’Espresso
Anche “la Repubblica” finisce nella rete dell’Antitrust
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