Nel fondo manoscritti sono compresi: codici del sec. XV, Cronache, Statuti e ordinamenti, Archivi familiari, blasonari e genealogie, raccolte di iscrizioni, altri manoscritti di argomento faentino.
Tra i più conosciuti si citano:... Felice Feliciano Veronese [Sylloge inscriptionum latinarum veterum] (riconosciuto da Augusto Campana come in parte autografo).
Polazeći od podataka zabilježenih u starijoj historiografiji i objavljenim arhivskim dokumentima, u tekstu se nastoje utvrditi osnovne činjenice o Gradskoj loži u Šibeniku, podignutoj između 1534. i 1547., srušenoj 1943. i ponovno...
The practical lesson to be gained from Mark Handley's "Epitaphs, Models, and Texts: A Carolingian Collection of Late Antique Inscriptions from Burgundy" is that many of the syllogai of inscriptions from the Middle Ages may have begun life as model books for the production of epitaphs. He reconstructs the very detailed history of one such sylloge from Paris (BN Lat 2832), which includes various examples of poetry, including a section of epitaphs. Some of the epitaphs derive from extant examples in Gaul, and he argues that the entries in the epigraphic section were collected to serve as a model book for the actual production of tombstones.
Dopo il 1461 ricorse senza esito all'amico Mantegna per una raccomandazione presso il cardinale Francesco Gonzaga e nel biennio '64-'65 fu con sicurezza a Bologna presso Giovanni Marcanova, ebbe accesso alla sua ricca biblioteca e lavorò nella sua officina libraria. Anche il Marcanova era un cultore d'antiquaria: collezionava monete antiche e scrisse un trattato perduto di antichità militari. A Padova cominciò una raccolta epigrafica che fu terminata a Bologna nel 1460. Due dei codici che la tramandano sono di mano del Feliciano. Il citato ms. α.L.5.15 della Bibl. Estense, terminato a Bologna il 1º ott. 1465, splendidamente ornato, è considerato il suo capolavoro, forse destinato come esemplare di dedica a Malatesta Novello signore di Cesena, poi non consegnato per la sua morte nel 1465.