Nel 1529 il Piovano di Sant’Aponal Giacomo Grassolario Notaio nella Cancelleria Dogale venne citato dal Patriarca Quirini per non aver ottemperato alla sua proibizione di utilizzare nelle chiese durante le feste dei titolari e dei Patroni delle Scuole: “… suonadori con trombe et corni, con canti inonesti ...”
Erano trombe, pifferi, tamburi e tromboni degli uomini e Confratelli della Scuola della Natività di Santa Maria dell’Arte dei Farinanti o Fontegheri Venditori da Farina ospitati in Sant’Aponal fin dal 1529 quando fecero dipingere da Palma per il loro altare la “Nascita di Maria”.