COPPINI, Francesco (in religione Ignazio). - Nacque a Prato agli inizi del sec. XV da Guccio di Tommaso di Giusto. Le fonti lo qualificano iuris utriusque doctor, ma non si hanno testimonianze su di lui fino al 1433, quando figura tra i camerlenghi dello Studio fiorentino. Si può presumere che, morto il padre (nel 1429 l'intestatario dell'asse patrimoniale familiare è lo zio Mercatuccio), il COPPINI, Francesco si sia trasferito a Firenze con il fratello Tommaso, la cui famiglia compare nella doc
61 Epitaphium Reuerendissimi D. Petri Cardinalis Sixti IV. / Sancta superuacuum dederat cui Roma galerum, / hec Petrum niuei mamioris urna tenet. / Plorat Sihietus, plorat Tiresia et Agnus. / Hic leno, hec meretrix, ille cinedus erat *).
NICOLAUS, évêque de Modruš. Oratio in funere Petri cardinalis Sancti Sixti. — [Roma : Stephan Planck, circa 1481 - 1487]. — 4° Cote du document : OEXV...
Omnc igitur fcmpitcrnum cft incorru-
f>tibiIc.Sienimfcmpiternu cflct corrupribi-
c,idemfimulcflct&n6cflet. Eflcc quidcm,
quiafcmpicernum; nocflctjCorrupcioncad-
ucnicnce. Efteciam omnc fcmpicernum in-
gcnicum , quia quod gcnicum cft ,aliquando
cxiftic , aliquando non. Non crac enim ancc-
quam gcnerarerur. Omnc igitur fcmpircr-
num cft ingcncrabilc & incorruptibilc, &
contra. Vtcrgo rcciprocancur,ingencrabile,
incorrupcibUc,(cmpiccrnum:fic & gcnerabi-
le,corruptibile,caducum.Errauit igitur Plato
qui mundum gcnitum efle dixit,cflc tamen
incorruptibilem.
CERDONIS, Matteo. - Le notizie biografiche su questo tipografa austriaco sono scarsissime. Nacque a Windisch-Graez, nella Stiria meridionale, presumibilmente verso la fine della prima metà del sec. XV. Non sembra che egli abbia esercitato la sua arte al di fuori del periodo 1482-1487, il solo in cui ne possiamo seguire l'attività. Nel corso di quei cinque anni stampò a Padova più di quaranta opere. Un numero così alto di pubblicazioni si deve probabilmente spiegare con la natura della produzione
PLANNCK (Planke), Stephan. – Nacque a Passau, in Baviera, nel 1456 o l'anno successivo. Luogo e data di nascita si ricavano dall’iscrizione fatta apporre sulla sua tomba dalla vedova Margarete (Forcella, 1873, p. 352). Nulla si sa invece della famiglia d’origine. Le prime notizie che lo riguardano sono relative al suo coinvolgimento con il mondo dell’editoria romana dell’ultimo ventennio del Quattrocento, di cui divenne uno dei più attivi protagonisti. Alla morte di Ulrich Han (1479), uno dei